Tempi Moderni_Cristian Pandolfino
Il registro quotidiano costellato da spunti geniali del lavoro di Giuseppe Tantillo porta “Senza Glutine” lontano dall’insidia della banalità.
TESTO E REGIA: Giuseppe Tantillo
con Valentina Carli, Vincenzo de Michele, Orsetta de Rossi, Giuseppe Tantillo
SCENOGRAFIA: Francesco Ghisu
PROIEZIONI: Antonio Panzuto
COSTUMI: Alessandro Lai
DISEGNO LUCI: Daria Grispino
PRODUZIONE: Argot produzioni
Senza Glutine è una commedia, a tratti amara, che intreccia ossessioni per cibo, amore e malattie. È la storia di Fran e Lisa, che hanno trent’anni e stanno insieme da cinque, e di Paolo e Felicia, che di anni ne hanno cinquanta e stanno insieme da quindici. È la storia di due coppie, forse di quattro. Sono tutti amici, sono tutti amanti. Parlano e sono spesso soli. Si amano, si lasciano e, nel frattempo, ne ridono anche un po’ perché scoprono che non è stato poi tutto così brutto.
D’altronde, come dirà Fran “anche le cose belle sono un po’ disgustose e bisognerebbe parlarne di più”.
Il registro quotidiano costellato da spunti geniali del lavoro di Giuseppe Tantillo porta “Senza Glutine” lontano dall’insidia della banalità.
Gli attori sono tutti in parte, sempre efficaci e convincenti.
Senza Glutine spiazza, inganna, fa riflettere il pubblico e lo fa in maniera eccellente.
Senza Glutine è, come nella tradizione del miglior Woody Allen, una fusione perfetta di comicità e dramma.
Brillantezza, cinismo, ironia, gusto per la condensazione aforistica , ricercatissimi indugi sul non- sense e sul grottesco , assoluta efficacia nel cogliere il tic e il dettaglio quotidiano più adatto a comporre un ritratto generazionale, in questo caso dei trentenni di oggi. Il tutto condito da abbondanti dosi d’intellettualismo e di “witz”.
Senza glutine è la risposta a tutti quelli che lamentano penuria di idee e intelligenza sulle nostre scene.